Nel settembre del 2015 le Nazioni Unite hanno lanciato gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, in cui si articola l’Agenda globale per lo sviluppo sostenibile, o Agenda 2030. Gli obiettivi rappresentano le principali priorità individuate su scala planetaria per dare forma a un modello di sviluppo più sostenibile in senso economico, sociale e ambientale.
Una delle caratteristiche principali degli SDGs (acronimo di Sustainable development goals, spesso utilizzato per indicarli a livello internazionale) è che non riguardano solo i Paesi emergenti o in via di sviluppo, ma tutti i Paesi del mondo, compresi quelli industrializzati e ad economia avanzata. Un’altra caratteristica molto importante degli SDGs è che per il loro conseguimento si riconosce la fondamentale importanza non solo dell’azione dei singoli Stati, ma anche di quella degli altri attori socio-economici, fra cui le imprese. Tutti i soggetti della società sono cioè chiamati a fare la loro parte, collaborando, nella prospettiva di una maggiore sostenibilità del modello di sviluppo.
Si tratta di un riconoscimento in un certo senso storico della rilevanza dell’operato delle imprese ai fini del benessere della collettività, non solo in termini economici ma complessivamente, quindi anche in senso sociale e ambientale. È dunque per le imprese una responsabilizzazione ulteriore e un grande stimolo ad agire con ancora più determinazione secondo principi e criteri di responsabilità sociale, o csr (corporate social responsibility).
L’attuazione dell’Agenda 2030 e conseguentemente la realizzazione dei 17 SDGs rappresentano una sfida enorme. Lo si nota con evidenza semplicemente scorrendo l’elenco dei 17 SDGs, ciascuno dei quali è a sua volta articolato in sotto-obiettivi (169 sotto-obiettivi nel complesso):
- Sconfiggere la povertà
- Sconfiggere la fame nel mondo
- Buona salute
- Istruzione di qualità
- Parità di genere
- Acqua pulita e servizi igienico-sanitari
- Energia rinnovabile
- Buona occupazione e crescita economica
- Innovazione e infrastrutture
- Ridurre le disuguaglianze
- Città e comunità sostenibili
- Consumo responsabile
- Lotta contro il cambiamento climatico
- Flora e fauna acquatica
- Flora e fauna terrestre
- Pace e giustizia
- Partnership per gli obiettivi.
Solo per dare un’idea dell’articolazione di ogni singolo SDGs, fra i sotto-obiettivi del primo (Sconfiggere la povertà) si parla di: eliminare la povertà estrema, ridurre il numero di uomini, donne e bambini che vivono in povertà, promuovere sistemi di protezione sociale, assicurare l’accesso a risorse e servizi di base (terra, risorse naturali, nuove tecnologie, microfinanza), ridurre l’esposizione dei più vulnerabili agli eventi estremi come quelli legati al clima.
Per un’impresa impegnata nell’ambito della csr, i 17 SDGs rappresentano un’importante griglia di riferimento, come fossero una bussola, per orientare la propria attività in termini di strategie, politiche, iniziative. Dato che lo spettro delle dimensioni coperte dall’insieme degli SDGs è vastissimo, c’è anche la possibilità di identificarne uno o più di uno e di dedicarsi a perseguire quelli, magari perché si tratta degli obiettivi più in linea con il proprio specifico business, con la natura o la storia della propria impresa. Gli SDGs possono essere anche di grande aiuto per analizzare se e quanto la roadmap delle proprie attività di csr è allineata con le priorità individuate a livello globale.
Anche dal punto di vista della comunicazione della csr il lancio degli SDGs costituisce una grande sfida e allo stesso tempo una grande opportunità. Un’ipotesi è quella di rileggere il tradizionale bilancio sociale o di sostenibilità nella prospettiva degli SDGs, facendone il perno del documento. Un’altra è quella di sviluppare report specifici su uno o su un gruppo di SDGs, per ancorare la presentazione della strategia e dei risultati di csr alle priorità globali. Ciò può valere in modo speciale per le iniziative e i programmi che un’impresa promuove non da sola ma insieme ai suoi stakeholder.
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