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La sfida degli SDGs: Massimo Veronesi, Direttore espansione e sviluppo immobiliare di LMI

Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni: recita così il Global Goal numero 7 delle Nazioni Unite, dedicato all’energia pulita e accessibile. Un tema di rilevanza globale, con più di un miliardo di persone nel mondo prive di energia elettrica e quasi tre miliardi senza energia pulita per cucinare. E che interessa da vicino anche l’Italia, dove ad esempio in questi anni è cresciuto il fenomeno della povertà energetica.

Massimo Veronesi, Direttore espansione e sviluppo immobiliare in LMI, spiega quali sono i progetti e le attività di LMI che si muovono nel solco indicato dal Global Goal numero 7.

Energia sostenibile e affidabile, economica e moderna: come si declina questo ambizioso obiettivo nell’ attività di LMI?
Da circa un anno e mezzo, con un investimento di quasi 8 milioni di euro, siamo partiti con il nostro progetto principale in quest’ambito, che è quello del Relamping. I primi test sono stati fatti sui negozi di Livorno, Carugate e Curno, dopodiché abbiamo accelerato: entro fine anno tutti i negozi di LMI avranno illuminazione a led, all’interno e all’esterno. Prevediamo un risparmio energetico molto rilevante. Ora testeremo anche altre modalità di risparmio energetico. Proseguiremo con il fotovoltaico, installato su tutti i nuovi negozi, e lo testeremo sui parcheggi dei negozi. Dall’esperienza sui led abbiamo anche ricavato che è fondamentale accompagnare il loro utilizzo con un sistema di domotica centralizzato: la domotica è responsabile del 50% circa del risparmio ottenibile con i led. Inoltre, a questi sistemi collegheremo anche i sistemi di climatizzazione, con impianti ad elevato risparmio energetico: il primo test è stato effettuato nel negozio di Laurentina a Roma, un altro sarà a breve in quello di Rozzano.

Come vive questi test e sperimentazioni chi lavora nei negozi che ne sono interessati?
Una nostra caratteristica è che i singoli negozi, una volta che questi progetti partono, in un certo senso se ne appropriano, anche se la decisione di avviarli ovviamente è centralizzata. Anche perché oltre al beneficio economico e ambientale per l’azienda, c’è il beneficio per chi vi lavora: l’illuminazione a led fa sembrare il negozio quasi nuovo, per cui lavorarci diventa più bello. Sono davvero progetti che si possono definire win-win-win, al punto che oggi sono i negozi che ci sollecitano il relamping. Progetti come questi sono importantissimi anche perché servono a diffondere in azienda una cultura della sostenibilità. Il che permette poi di stimolare i negozi a proporre essi stessi soluzioni, anche creative, sul fronte dell’eco-sostenibilità. A diventare cioè attori protagonisti.

Nel “diritto alla casa ideale” che LMI mette al centro della sua attività, è compreso il diritto all’accesso a servizi energetici economici e affidabili. È il tema della povertà energetica. Cosa sta facendo LMI in questo campo?
Con la Caritas, il Politecnico di Torino e l’Università di Torino è stato avviato il progetto sulla povertà energetica. Sono state selezionate cento famiglie in situazione di disagio, che già erano seguite da Caritas, a Torino, Aosta, Alessandria, Novara, Casale Monferrato e Biella. Forniamo loro un kit di base, comprendente ad esempio lampadine a basso consumo di energia, riduttori di getto, prese di corrente, da installare nelle proprie case. Con Caritas stiamo formando gli operatori che aiuteranno le famiglie in questo processo, valutando lo stato delle abitazioni e formando a loro volta le famiglie per l’utilizzo del kit. Il tutto verrà poi monitorato per un anno e mezzo, per verificare effettivamente che per queste famiglie vi sia un risparmio energetico e quindi anche un risparmio economico, che possa alleviare la loro situazione di disagio. I responsabili del marketing di LMI produrranno anche un tutorial, destinato non solo alle famiglie ma a chiunque.

Altre iniziative in cantiere?
In futuro intendiamo avviare a livello di singoli negozi un progetto che abbiamo iniziato già a livello aziendale con l’introduzione del Bes nel Bilancio partecipato dei benefici prodotti 2016. Vorremmo inserire nei conti economici di negozio dei bonus o malus legati ai risultati di risparmio energetico ottenuti. Ci pensavamo da tempo e ora riteniamo di avere la maturità necessaria per fare anche questo passo.

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