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Vita da orto

I quartieri intorno allo store Leroy Merlin di Tiburtina sono piuttosto recenti, popolati per lo più da giovani e famiglie che lavorano nelle altrettanto giovani aziende della zona. Case Rosse non ha una vera e propria piazza e una storia di quartiere ancora da costruire.

Nasce da qui, dall’incontro della disponibilità di uno spazio verde inutilizzato e dall’idea di dare un’occasione di ritrovo agli abitanti del quartiere, il progetto dell’Orto Fai da Noi. La macchina si mette in moto e ottenuta l’autorizzazione per l’utilizzo dell’area, si apre il bando per l’assegnazione degli spazi e si predispone l’area per accogliere gli ortolani.

Ho saputo di questa iniziativa tramite il comitato di quartiere Case Rosse, l’associazione Parco Tibur – ci racconta Ilaria, una delle prime e più attive ortolane – Ho aderito subito, l’idea di avere un orto da coltivare era un po’ quello che stavo cercando, e non solo per avere verdure fresche di stagione”.

Come tutti i progetti targati “Fai da Noi” anche l’Orto di Tiburtina ha visto il coinvolgimento dei dipendenti sia in orario lavorativo che come volontari, per realizzare alcuni passaggi impegnativi, come la pulizia e la preparazione dell’area e la costruzione dei cassoni.

Io ho coinvolto mio papà, abbiamo costruito insieme ai ragazzi di Leroy Merlin i nostri cassoni. E poi Tiziana, la direttrice del negozio di Tiburtina, ci ha accompagnato nell’avvio del progetto, nella creazione e nella gestione del gruppo, cosa non facile con un gruppo così eterogeneo”.

Ogni famiglia è assegnataria di un lotto, costituito da 6 cassoni. Siamo curiosi di sapere com’è andato questo primo raccolto…

Siamo tutti molto soddisfatti – racconta Ilaria – la produzione con la bella stagione non si è fatta aspettare! Molti di noi non avevano mai avuto un orto prima e stiamo imparando ad essere dei bravi ortolani…

Anche la quota per la cooperativa Ceas era bella sostanziosa!

Già, perché tutti gli assegnatari condividono gli spazi, la cura dei cassoni dedicati all’orto didattico dove le scuole del quartiere possono venire a fare lezioni e dimostrazioni e l’impegno di donare una parte del proprio raccolto alla cooperativa Ceas che nella zona di Mentana aiuta le persone in difficoltà.

Carmine, Livio, Valentin e la sua famiglia, Laura e la sorella Valentina, Nicola, Alfio e Max, Elettra sono alcuni degli assegnatari dei lotti dell’orto e oltre a condividere la gestione del loro fazzoletto di terra stanno imparando a conoscersi e a collaborare, ritrovandosi spesso a fine giornata dedicando qualche ora alla cura delle piante. Sono un gruppo numeroso e variegato, fatto di famiglie, amici, qualche signore “più adulto”, single e coppie, accomunati dalla voglia di coltivare cibi buoni da portare in tavola ma anche di uscire, anche solo per qualche ora, dai ritmi di vita frenetici della capitale.

Io ho preso in gestione l’orto con Carmine e la sua famiglia – racconta Ilaria – siamo amici e ci dividiamo nella cura della nostra produzione. Assieme a tutti gli ortolani ci troviamo una volta ogni mese o mese e mezzo per risolvere problemi, gestire meglio le risorse comuni e fare delle migliorie all’area. È stato molto bello che in una di queste riunioni è partita la proposta di venire a trascorrere il 1° maggio proprio qui all’orto. Abbiamo chiesto a Leroy Merlin se si poteva fare (ndr. l’area dell’orto è accessibile durante gli orari di apertura del negozio) e così abbiamo passato la giornata tra le nostre piantine! Peccato per la pioggia… ci siamo riparati sotto il gazebo che ci aveva messo a disposizione sempre il negozio di Tiburtina ma è stata davvero una bella giornata, per noi e le nostre famiglie, dove abbiamo condiviso il cibo, il nostro tempo e la voglia di stare bene insieme”.

Per me l’orto non è solo produrre verdure buone e sane da mangiare – conclude Ilaria – è un momento per me, per stare a contatto con la terra e far crescere le mie piantine. Sono una grande sostenitrice dell’orto-terapia che ci permette di riconnetterci con i ritmi biologici e i tempi, veri, della vita”.

All’interno della frenesia quotidiana, spesso ci dimentichiamo di quanto sia importante rallentare, riprendere un ritmo di vita più in linea con i tempi della natura.

Cura, condivisione, lentezza.

Queste le caratteristiche di un progetto antico e innovativo, che intreccia tante componenti della nostra tradizione: il lavoro, la tavola, il tempo e la terra. Tutto insieme ad altre persone, in un orto condiviso.

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