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Autunno, cronache di compensazione

Di Antonio Mortali


Autunno, tempo di funghi. L’Appennino parmense e piacentino si riempie di decine di migliaia di cercatori provenienti da ogni parte del nord Italia, per vivere giornate all’insegna dell’esperienza e dell’emozione che questa attività dona. Camminate in mezzo a splendide faggete o maestosi castagneti, all’aria aperta, con cesto e bastone a stretto contatto con la natura. Trovarsi di fronte ad un porcino è un’emozione che ripaga della tanta fatica durante il cammino, fatica che comunque è sempre leggera perché c’è sempre la speranza che dietro l’angolo si possa incontrare qualcosa. Ogni istante è una decisione da prendere: a destra o a sinistra? Meglio andare verso quel costello o verso quel pianoro? Se la vita è tutta un bivio, figuriamoci andare a funghi! Di sicuro i boschi gestiti, curati e diradati, hanno maggiori possibilità di produrre funghi, e questo lo sanno tutti. La gestione forestale sostenibile, certificata PEFC Italia, che il Consorzio Comunalie Parmensi e il Consorzio dei Comunelli di Ferriere adottano da anni, anche grazie ai contributi di Leroy Merlin, fa la differenza. Un tempo, quando c’era presenza nel territorio, i funghi facevano nei castagneti che i privati tenevano puliti. Ora fanno maggiormente più in alto, nelle faggete delle Comunalie e dei Comunelli che investono nella manutenzione dei boschi. La gestione del bosco è tutto! Sia per gli aspetti ecologici che per quelli produttivi. Un bosco mal gestito è solo un bosco improduttivo…

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