Di Ambra Paoloni, Leroy Merlin Italia
L’8 Gennaio a Fiumicino abbiamo dato il via ad una “buona pratica”: quella delle donazioni della merce non vendibile.
Il negozio mette da parte i prodotti, le associazioni no profit interessate li ritirano, li ri(generano) e li riutilizzano per le loro “buone pratiche”.
Questa è un’attività semplice, sostenibile, solidale, che produce impatti positivi, crea circoli virtuosi e ri(genera) persone, prodotti e perimetri.
Un attività dal piccolo impegno che produce un grande impatto… e pensate come si amplificherebbero gli effetti positivi che potremmo produrre se in tutti i nostri negozi mettessimo in atto “buone pratiche” ri(generative) come questa.
La società benefit (RI)GENERIAMO di cui siamo parte, ce lo insegna: essere generativi è un modo nuovo di pensare e agire, è un modo di guardare al futuro e lo si può imparare, praticare e trasmettere anche ai nostri clienti per amplificare ancora e ancora gli effetti e gli impatti positivi in un circolo virtuoso che si alimenta da solo e non si esaurisce mai.
La generatività non solo accade, ma può essere facilitata, sviluppata, stimolata: se vogliamo essere generativi e raccogliere la sfida di dare vita ad azioni socialmente orientate, capaci di creare relazioni responsabili di un risultato che fa bene a tutti e tutte, possiamo iniziare da piccole concrete attività e gesti che possono nutrirsi e espandersi e produrre impatti positivi ben più ampi dello stimolo iniziale.
Qui a Fiumicino compiamo azioni (RI)generative quotidianamente: quando indossiamo la spilla del progetto “I FormidAbili” per ricordare a noi stessi, ai colleghi e ai nostri clienti che essere formidabili non ha a che fare solo con l’inserimento di Ivano e e della creazione del negozio inclusivo, ma anche e soprattutto con la voglia di continuare la vita di tutti i giorni, con il desiderio che “la bufera” passi presto, con la voglia di tornare a scambiarci sorrisi, strette di mano, abbracci. Non lo trovate formidabile?
(RI)GENERIAMO perché abbiamo iniziato i cantieri “useful” presentandoci e condividendo tre parole positive, che hanno parlato di noi, delle nostre caratteristiche, dei nostri punti di forza, delle nostre risorse, tante parole potenti che hanno ridotto la distanza.
Siamo (RI)generatori quando ci mettiamo in gioco, proviamo, sperimentiamo, “corriamo dei rischi”, ogni giorno, come parte del nostro mestiere: nella creazione di relazioni nuove o nel consolidamento di quelle vecchie o quando accogliamo i clienti o ci confrontiamo con i colleghi o con noi stessi.
(RI)GENERIAMO iscrivendoci e partecipando ai cantieri “useful” per proporre idee e progetti, per interesse o anche solo per curiosità o per la voglia di esserci, per far parte di un processo che cambierà prospettive e approcci, un’opportunità per prenderci cura del nostro pianeta e dei suoi abitanti tutti.
(RI)GENERIAMO indossando il coprimascherina realizzato nell’ambito del progetto “Made in Carcere” che porta con sè il coraggio e la fiducia verso il futuro di tutte le donne detenute che lo hanno realizzato e che ci ricorda che si può (RI)generare anche la vita stessa.
(RI)GENERIAMO attraverso i microprogetti di “Casa Ideale”: quando sosteniamo l’asilo incendiato dopo un atto vandalico, o la scuola elementare per la realizzazione di spazi all’aperto da destinare all’outdoor education; oppure quando aiutiamo le associazioni che si occupano di malati terminali e pazienti pediatrici. (RI)GENERIAMO con il supporto alla casa famiglia per organizzare corsi di formazione ai minori “non accompagnati” seguiti dal tribunale dei minorenni di Roma, oppure attraverso il sostegno all’associazione che si occupa di ortoterapia per malati psichiatrici.
Insomma, stiamo imparando a vedere gli ostacoli come sfide e opportunità, stiamo apprendendo un nuovo modo di guardare al futuro, stiamo sperimentando come le piccole azioni possono davvero produrre dei cambiamenti positivi e lo stiamo facendo insieme.
Noi a Fiumicino ci crediamo e siamo consapevoli che le grandi imprese nascono da piccole opportunità!