
Cessione delle Demarque è il progetto con cui Leroy Merlin è impegnata a “trasformare gli scarti in risorse”, intendendo con scarti i prodotti non più vendibili che verrebbero altrimenti destinati allo smaltimento. Partner del progetto è Regusto, la piattaforma online realizzata dalla start-up Recuperiamo per la prevenzione e la riduzione degli sprechi. Ne parliamo con Marco Raspati, CEO di Recuperiamo.
Com’è avvenuto l’incontro con Leroy Merlin?
Per tramite dell’Onorevole Maria Chiara Gadda, prima firmataria della legge antispreco del 2016, con cui eravamo già in contatto perché la nostra attività principale è legata proprio alla lotta contro lo spreco alimentare. Dall’avere inizialmente una tecnologia, una app, destinata ai ristoratori per garantire loro che i prodotti invenduti non andassero sprecati, negli anni abbiamo sviluppato l’attività cercando di risalire la filiera dello spreco: dal “piccolo spreco” che può riguardare il singolo ristoratore al “grande spreco” che può derivare da grandi aziende di produzione agro-alimentare, della grande distribuzione e del retail. A questo scopo abbiamo realizzato una piattaforma online proprietaria, Regusto, che utilizza la tecnologia blockchain. Con l’arrivo della pandemia Covid-19 abbiamo dovuto rivedere completamente il nostro modello organizzativo e a maggio 2020 abbiamo deciso di far partire, in parallelo alla nostra attività principale, il progetto spesasospesa.org, attualmente in fase di raccolta fondi, il cui obiettivo è garantire agli enti associativi che andiamo a coinvolgere con Regusto la capacità finanziaria di comprare i prodotti, alimentari e non alimentari, transati sulla piattaforma per poi destinarli alle persone bisognose su tutto il territorio nazionale. Allo scopo abbiamo costituito un Comitato Onlus, Lab00, che gestisce tutta la campagna legata a spesasospesa.org. Ecco, mentre eravamo impegnati in tutto questo, fu proprio da uno spunto dell’Onorevole Gadda, che in precedenza aveva avuto modo di conoscere le attività di Leroy Merlin nell’ambito della sostenibilità, che iniziammo a indirizzare la nostra attenzione anche al mondo del non-food, dove il problema dello spreco è altrettanto rilevante. Da lì l’incontro.
Com’è partito il progetto delle Demarque?
Leroy Merlin ci fece presente come una delle difficoltà era di tracciare i volumi di prodotti non più destinabili alla vendita, che anche per questo motivo finivano per essere non più recuperabili. Abbiamo allora inserito un punto vendita Leroy Merlin nella piattaforma, con una prima pubblicazione questa primavera che riguardava una decina di casette in legno da esterno. Sono andate a ruba! Tutte prenotate in due giorni e poi ritirate dalle nostre associazioni! La soddisfazione reciproca è stata grande e abbiamo deciso di proseguire e ampliare la collaborazione per renderla strutturale.
Che vantaggi comporta l’utilizzo della blockchain nella vostra attività?
Utilizzare la blockchain, dove i dati che vi vengono scritti sono immutabili e sempre accessibili attraverso ciascun “nodo” della rete di computer-server attraverso cui la blockchain opera, offre grandi vantaggi soprattutto in termini di trasparenza, tracciabilità, sicurezza di ogni operazione. Il che si traduce in maggiore garanzia verso, ad esempio, chi decide di donare per sostenere un progetto, come la spesa sospesa di cui accennavo. Inoltre, ed è un aspetto su cui stiamo lavorando proprio con Leroy Merlin, utilizziamo e aggreghiamo tutti questi dati immagazzinati nella blockchain anche per farne degli indici che poi servono per predisporre un report d’impatto. Di che indici si tratta? Ad esempio indici economici, che esprimono quanto si è risparmiato per chilogrammo di prodotto non distrutto ma recuperato: in media, per prodotti non alimentari, si parla di costi non generati, e quindi di risparmi e alla fine di valore che invece viene generato, che vanno da 50 centesimi di euro fino a 2 euro per i prodotti più complessi. Poi ci sono indici che esprimono, per i prodotti alimentari recuperati, i pasti equivalenti. E anche indici ambientali, che dicono della CO2 risparmiata, o non emessa, grazie al fatto che i prodotti non sono stati indirizzati allo smaltimento ma sono stati donati. Stiamo anche lavorando a indici relativi al consumo di suolo e all’acqua che vengono risparmiati.
Quali sono i prossimi obiettivi del progetto con Leroy Merlin?
Lavorare con Leroy Merlin è molto stimolante, non solo perché lavoriamo insieme molto bene ma anche perché gli enormi volumi che l’azienda tratta sono per noi di grande interesse, anche in termini di dati che possiamo ricavarne. Contiamo nel tempo di “piazzare” tutti i prodotti che Leroy Merlin ci metterà a disposizione per la piattaforma. L’obiettivo è entro la fine di quest’anno di coprire tutti i punti vendita di Leroy Merlin in Italia. Alla fine il nostro lavoro punta a far diventare tutto questo la normalità: che ciò che oggi è spreco o rischia di diventarlo, rappresentando quindi un problema e un costo, da domani diventi stabilmente una risorsa e un valore. L’anno prossimo contiamo di arrivare a un milione di chili di prodotto transati al mese sulla piattaforma Regusto, facendone il primo portale della sostenibilità in Europa.