Anche nell’anno scolastico appena concluso Leroy Merlin Italia ha offerto agli insegnanti delle scuole primarie e secondarie di primo grado il percorso didattico su temi di sostenibilità “Gli AmicoEco“. Tiziano Fazzi, Amministratore Delegato di CivicaMente, la società che ha realizzato la piattaforma online Educazione digitale attraverso cui il percorso didattico è fruibile, ci racconta l’evoluzione di AmicoEco negli anni e le novità per il prossimo anno.
Quando è nato AmicoEco?
Lavoriamo assieme a Leroy Merlin con le scuole dall’estate del 2013, quando partì il primo percorso AmicoEco. Ed è importante sottolineare che mentre in generale, allora come adesso, si lavorava preferibilmente sui bambini di età tra 7-11 anni, con Leroy Merlin abbiamo creduto fin dall’inizio nel lavoro con gli adolescenti, che è una sfida più difficile in quanto, come si può intuire, rappresentano un target più complesso da gestire. Il primo percorso era per due fasce d’età, 8-12 e 13-18 anni, e si concentrava sul tema clima ed energia. Successivamente, nel 2014, abbiamo collaborato col Ministero dell’Ambiente sviluppando un percorso sulla salute all’interno della casa, in particolare riguardo al regolamento europeo REACH sulle sostanze pericolose. Negli anni abbiamo inserito temi di sostenibilità sempre più sfidanti: il consumo consapevole, il risparmio energetico, le energie rinnovabili, la cittadinanza attiva. La novità dell’ultimo anno è stata l’economia civile. Del resto la sperimentazione di nuovi contenuti è una costante di AmicoEco: la scuola e la società evolvono, quindi anche il discorso sulla sostenibilità deve evolvere.
Novità sono previste anche per l’anno prossimo?
Sì, tre.
La prima è un percorso per ragazzi di 8-12 anni sulle plastiche e la raccolta della plastica, collegato anche alle installazioni di ecocompattatori per il riciclo di bottiglie in PET che Leroy Merlin sta facendo nei suoi Negozi.
La seconda è un nuovo PCTO (Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, ex-alternanza scuola lavoro) piuttosto innovativo, che lavorerà sulla pianificazione di business in senso sociale. L’idea è di chiedere ai ragazzi di progettare l’attività di un’impresa con finalità sociali, anche proponendo l’esempio di (RI)GENERIAMO, la società benefit sostenuta da Leroy Merlin.
Infine, la terza novità sarà un Discovery Book sulla diversità; cioè uno strumento didattico dedicato ai più piccoli (4-7 anni), per aiutarli a riconoscere le discriminazioni di genere, etnia e disabilità, mettendo in risalto il valore della diversità. Sviluppato inizialmente per le famiglie dei collaboratori di LM sarà pubblicato su EducazioneDigitale a Settembre, all’interno dell’offerta didattica degli Amico Eco.
Che impatto ha avuto la pandemia sulle iniziative educative?
Per rispondere devo prima fare un passo indietro, a quando anni fa i PCTO, allora chiamati di alternanza scuola lavoro, sono divenuti obbligatori. Non per tutti gli istituti scolastici è stato facile individuare aziende e percorsi disponibili, e adatti, ai propri studenti. Anzi, in certi casi è stato effettivamente molto problematico. Già nel 2014 proponemmo programmi di PCTO in modalità smart working: oggi dopo la pandemia lo smart working è all’ordine del giorno, ma allora ci guardarono un po’ strano. Sulla base anche di quelle prime esperienze, con Leroy Merlin abbiamo sperimentato allora un PCTO a distanza, Sportello Energia, dove in sostanza si emula una situazione di stage senza che il ragazzo debba andare presso l’azienda di persona. Questo è stato decisivo con la pandemia, quando chiaramente i ragazzi non potevano andare nelle aziende, perché in tante aziende neppure i lavoratori potevano andare per via dell’emergenza sanitaria. Anche per questo abbiamo registrato numeri elevatissimi di partecipazione sulla piattaforma, sia per AmicoEco, sia in generale: oltre 140mila studenti, 60mila docenti iscritti. Su una community di 67mila docenti attivi, che scaricano strumenti per costruire lezioni ad hoc per i propri ragazzi. Voglio dire che con la pandemia si è accelerato notevolmente il processo di digitalizzazione dei docenti. E la fruizione a distanza è stata un grande vantaggio specie per certe aree del territorio.
Basandosi sull’esperienza di molti anni con CivicAmente, a suo avviso è vero che i ragazzi sono i veri “influencer” sulla sostenibilità in famiglia, per cui lavorare con loro è doppiamente importante?
Sì. Però va fatto un distinguo. Il trasferimento di conoscenza verso la famiglia avviene fino grosso modo alla fine della scuola primaria. Nella fase adolescenziale, invece, i ragazzi tendono a chiudersi un po’. Ma gli adolescenti hanno una grandissima sensibilità e anche una grande capacità di approccio verso la sostenibilità, il sociale, aspetti anche complessi come l’intercultura. Il che li porta a interiorizzare molto rapidamente certi concetti e valori. Rispetto ai più piccoli, però, vanno stimolati e coinvolti in modo diverso. È davvero una sfida, ma è affascinante.
