(RI)GENERIAMO impresa benefit

I FormidAbili per i Makers Caffè: intervista a Massimo Roncoroni, General Manager Lino’s Coffee

I FormidAbili per i Makers Caffè è un progetto di integrazione lavorativa di persone disabili avviato nei mesi scorsi da (RI)GENERIAMO, la società benefit e B Corp sostenuta da Leroy Merlin. Come sta andando? Ne abbiamo parlato con Massimo Roncoroni, General Manager di Lino’s Coffee, che gestisce i punti vendita Makers Caffè negli store di Leroy Merlin. Come ha fatto anche al recente Fuori Salone 2022 a Milano, dove abbiamo organizzato con (RI)GENERIAMO il ciclo di incontri “Chiacchiere Generative”.

Qual è la storia di Lino’s Coffee?

Lino’s Coffee è un marchio nato a Parma come torrefazione nei primi anni ’90, a cui noi eravamo affiliati con le nostre caffetterie, che negli anni era arrivato ad avere una cinquantina di punti vendita in Italia e una ventina all’estero. Nel 2017 i nostri tre soci Marco, Stefano e Francesco, lo hanno rilevato. L’anno successivo, proprio mentre eravamo concentrati sul rilancio del marchio, c’è stato l’incontro con Leroy Merlin.

Com’è nata l’idea dei Makers Caffè?

Leroy Merlin ci ha chiesto di collaborare su un nuovo format dedicato, con un’offerta dedicata, che rendesse più piacevole la permanenza nei suoi Negozi. Il marchio Makers Caffè è nato così. E il suo debutto è avvenuto nello stesso anno, il 2018, quando è stato aperto il primo punto vendita Makers Caffè nello store Leroy Merlin di Verona. Oggi i Makers Caffè sono circa una ventina, con uno sviluppo che è avvenuto negli anni più difficili della pandemia, quando abbiamo aperto 9 punti vendita nel 2020 e 8 nel 2021. Non ci siamo lasciati prendere da sconforto e pessimismo in quei periodi, anzi, in un certo senso abbiamo accelerato, facendo leva sia sulle nostre risorse, sia sul supporto di un partner come Leroy Merlin.

Com’è andato, invece, l’incontro con il progetto de i FormidAbili e quindi con (RI)GENERIAMO?

Venendo da anni così difficili, sentivamo il desiderio di fare qualcosa che potesse essere d’aiuto a persone con meno possibilità di accesso al mercato del lavoro. Dopo alcuni contatti nel 2021 con la Fondazione Adecco (che è fra i partner del progetto “i FormidAbili per i Makers Caffè”, ndr), avvenuti forzatamente via internet a causa dei periodi difficili di cui dicevamo, il rapporto con (RI)GENERIAMO è nato con la partecipazione a una bellissima iniziativa concordata con Sebastiano Castorina, Direttore Tecnico di Leroy Merlin e fra gli Amministratori di (RI)GENERIAMO, insieme al quale tra l’altro è cresciuto molto anche il nostro rapporto con Leroy Merlin. L’iniziativa cui mi riferisco si è tenuta all’inizio di novembre del 2021, quando presso Fondazione Adecco è stata organizzata una giornata interamente dedicata ai ragazzi disabili, che si è trasformata in una giornata un po’ di formazione ma anche un po’ di festa, dove abbiamo avuto l’opportunità di conoscere questi ragazzi splendidi. Abbiamo presentato loro la nostra azienda, abbiamo parlato del progetto, abbiamo raccontato dei nostri prodotti e della nostra storia, abbiamo fatto usare ai ragazzi la macchina del caffè e abbiamo preso il caffè insieme. Lì abbiamo avuto la certezza che il progetto era troppo bello, faceva per noi. Non semplice da realizzare, certo, ma eccezionale dal lato umano. Così abbiamo iniziato a definire le tappe per realizzarlo.

Com’è avvenuto l’inserimento dei ragazzi nelle caffetterie?

Abbiamo definito un progetto pilota nel Negozio Leroy Merlin di Carugate. Lì, nel nostro Makers Caffè, è stato inserito Simone. Che si è rivelato da subito una persona con tanta voglia di fare, di imparare, estremamente positivo. Tant’è che Simone nelle prossime settimane, dopo aver concluso il periodo di tirocinio, verrà assunto con un contratto di apprendistato e speriamo possa continuare il suo percorso con noi per molto tempo. Dato che il progetto pilota era andato benissimo, abbiamo subito avviato l’inserimento di un altro ragazzo, Marco, questa volta presso il Negozio Leroy Merlin di Assago. Anche per lui la prospettiva è quella di assumerlo.

Cosa significa lavorare con questi ragazzi? Che “impatto” ha avuto non solo su di loro ma anche su di voi?

In effetti il valore o, appunto, l’impatto del progetto riguarda molto anche noi. Perché la vicinanza con i ragazzi è portatrice di una grande ventata di freschezza, di serenità, persino di spensieratezza. È chiaro che gli inizi possono essere a volte complicati, e qui il ruolo svolto dai tutor di Fondazione Adecco è stato molto importante. Abbiamo anche dovuto adattare delle procedure per poterli agevolare e allo stesso tempo seguire al meglio. Ma sono esperienze anche molto formative, perché bisogna imparare a relazionarsi con questi ragazzi, capendo le loro esigenze, i momenti che vivono e naturalmente il loro carattere, che è diverso come per ognuno di noi. Devo dire che i ragazzi che lavorano con loro sono cambiati sotto molti punti di vista: sono cresciuti, sono più propositivi, hanno voglia di dare il proprio contributo. E oggi posso che dire che fioccano le richieste di inserimento di persone disabili anche in altri nostri punti vendita, perché si è capito che il progetto, come dicevo, è senz’altro impegnativo e sfidante, ma è portatore di grandi valori. Per cui a settembre abbiamo intenzione di inserire una terza persona, stavolta in uno dei punti vendita Lino’s Coffee, a Milano. Perché abbiamo talmente apprezzato il progetto con Leroy Merlin da averlo fatto nostro, integrandolo anche al di fuori della relazione con Leroy Merlin. Inoltre, di nuovo perché siamo molto soddisfatti di questa esperienza, stiamo ragionando con Fondazione Adecco anche su progetti di inserimento di ragazze madri e di detenuti con permesso di lavoro. Il progetto con Leroy Merlin, insomma, è stato realmente generativo. Credo che questo sia il miglior indicatore del fatto che progetti come questi funzionano davvero.