
Cosa produrrà nel 2023 il cantiere sempre molto attivo di (RI)GENERIAMO? A rispondere è Marco Lucarno, Cofondatore e Amministratore di (RI)GENERIAMO. Che racconta i progetti e le idee, sempre ad alto tasso di generatività, che saranno al centro dell’attività nei dodici mesi appena iniziati.
Come sarà il 2023 di (RI)GENERIAMO?
Il 2023 rappresenterà un nuovo inizio per (RI)GENERIAMO, con nuove energie che verranno iniettate nella nostra organizzazione. Ci sarà innanzitutto un cambio al vertice con l’entrata in carica di un nuovo Presidente, che succederà a Mauro Carchidio, primo Presidente di (RI)GENERIAMO a cui va il nostro ringraziamento per l’impegno con cui ha contribuito alla nascita e ad accompagnare i primi passi compiuti da (RI)GENERIAMO in questi anni. L’intenzione è anche di accogliere forze fresche, giovani, con cui strutturare ancora meglio in senso imprenditoriale l’azione di (RI)GENERIAMO.
Su quali progetti si concentrerà l’attività?
Ci fa piacere dire che, come ci eravamo impegnati a fare un anno fa, su alcuni progetti si è effettivamente concretizzato quanto promesso. A partire dal progetto “L’Energia del Bosco”, che nel 2022 ha visto la prima certificazione di crediti collegati alla CO2 assorbita proprio grazie alle attività realizzate dal progetto nei boschi delle Comunalie Parmensi (Parma). Nel 2023 sull’Energia del bosco continueremo a investire, è proprio il caso di dirlo, parecchie energie. In particolare, come anticipato nell’eBOOK di Natale di (RI)GENERIAMO, investiremo sulla creazione di un modello di gestione dei crediti che permetta di offrire ulteriori garanzie e certezze a tutti gli attori coinvolti nel progetto. Questo modello vedrà ad esempio l’integrazione della tecnologia blockchain, che darà ancora maggiore trasparenza e sicurezza sul tracciamento dei crediti, sulla loro certificazione. A garanzia, in altre parole, del fatto che si tratta di cose molto concrete, tangibili, che eliminano alla radice il rischio di greenwashing e che possono concretamente dare un contributo a percorsi di decarbonizzazione di cui conosciamo bene la necessità e l’urgenza. Un progetto, quello della blockchain, che abbiamo sviluppato con il nostro partner Mondora (Società benefit e B Corp come (RI)GENERIAMO, ndr), col quale tra l’altro sentiamo grande affinità quanto ad intenti finali e a responsabilità ed etica dei comportamenti. Senz’altro entro l’anno, quindi, lanceremo la prima versione di questo modello, che definirei soprattutto un luogo, seppur virtuale, per la gestione dei crediti che conterrà anche tutte le informazioni legate alla blockchain. Se saremo bravi, e faremo di tutto per esserlo, il lancio avverrà già entro la primavera e potrebbe essere annunciato in aprile al FuoriSalone 2023, dove (RI)GENERIAMO sarà di nuovo presente insieme a Leroy Merlin dopo la prima esperienza del 2022. Che per noi, nonostante fosse soprattutto un banco di prova, dato che eravamo appunto al debutto, è stata un’esperienza estremamente produttiva in termini di idee, riflessioni, di relazioni “generative” avviate o consolidate: i “talk” che abbiamo organizzato al FuoriSalone lo scorso anno, per esempio, senza presunzione possiamo dire che sono stati un successo.
Ci sono nuove progettualità in arrivo?
Sì, nel 2023 lavoreremo ad esempio alla concretizzazione finale di un progetto di cui abbiamo gettato le basi lo scorso anno, quello di Cascina Falchera a Torino. L’inizio dei lavori di ristrutturazione di tutto il complesso, di cui è capofila il nostro partner Consorzio Kairos (di cui fa parte la Cooperativa sociale Liberitutti, socio di (RI)GENERIAMO, ndr), è in programma infatti questa primavera. (RI)GENERIAMO entrerà nel Gruppo di Progetto che definisce l’avanzamento dei lavori, la ristrutturazione degli spazi e la loro destinazione per quanto riguarda le attività che ospiteranno. È previsto in particolare che uno spazio significativo, nell’ambito del progetto e quindi anche degli spazi oggetto di ristrutturazione, sia dato alla creazione di spazi e servizi che vadano incontro all’accoglienza dei profughi dell’Ucraina. Un progetto, questo, che potrebbe essere sostenuto direttamente anche dal Gruppo Adeo.
C’è una “parola d’ordine” per il 2023?
Forse non è proprio una parola d’ordine, lo definirei più un messaggio rivolto a chi è all’interno dell’organizzazione ma anche ai tanti che ci accompagnano ogni giorno a mettere a terra idee e progettualità. Quest’anno proveremo a concentrarci sui progetti che da una parte hanno già dimostrato sul campo di avere (come nel caso dell’Energia del Bosco) o hanno sulla carta (per quelli in partenza) tutta la potenzialità per camminare con le proprie gambe: progetti, cioè, che non dico spontaneamente, perché dietro c’è sempre l’impegno di tante persone, ma con una certa naturalezza hanno saputo o hanno tutti i requisiti per suscitare interesse, aggregare consenso, stimolare partecipazione e coinvolgimento. Dall’altro, ci concentreremo su quei progetti che stanno producendo o possono potenzialmente produrre maggior valore aggiunto. Poiché non va mai dimenticato che anche la sostenibilità economica, insieme a quella sociale e ambientale, è fondamentale per (RI)GENERIAMO. Il tutto sempre restando col faro ben puntato su un punto: la nostra ferma volontà di produrre impatti positivi, concreti, misurabili. E più ampi possibile. Questo, anche, è il nostro messaggio per quest’anno e per gli anni a venire. Insieme all’auspicio che sia un anno dove si possa ricominciare ad apprezzare una certa serenità e ad avvertire che per le tante situazioni di disagio, grandi e piccole, nazionali e internazionali, che tutti noi conosciamo si sono almeno individuati i percorsi che potranno consentire di contenerle e, si spera, di ridurle progressivamente.