Alessandro Bonsignore, Consigliere di Vendita del Negozio Leroy Merlin Rozzano, racconta dell’iniziativa in cui sarà impegnato con i suoi colleghi (e quelli del Negozio Leroy Merlin Corsico) in occasione del Bricolage del Cuore del 17 giugno.

Consigliere di Vendita
Quale sarà il progetto a cui vi dedicherete sabato prossimo?
Fra le associazioni che avevamo individuato in vista del Bricolage del Cuore, la nostra scelta è caduta sull’Associazione Kayròs Onlus, di Vimodrone, che si occupa di minori e giovani uomini fino ai 25 anni che stanno scontando la pena per aver commesso reati. Abbiamo coinvolto il Negozio Leroy Merlin di Corsico e con Luca Pereno e Simona Orilia siamo andati tutti insieme presso la sede di Kayròs per incontrare il direttore della Onlus e visionare la struttura. Parlando del progetto, abbiamo visto che avremmo potuto realizzare dei lavori coinvolgendo non solo GDV, i membri del Comitato, i collaboratori più sensibili e quelli con una maggiore manualità, ma anche gli educatori e gli artigiani volontari che già prestano servizio presso l’associazione. E gli stessi ragazzi detenuti. Ma oltre alle iniziative per il Bricolage del Cuore, alle donazioni tramite il portale “Regusto” e ad eventuali laboratori per insegnare ai ragazzi un mestiere, ho pensato ad un progetto di inclusione ancora più ambizioso. Prima di indirizzare la scelta verso Kayròs, infatti, sapevo che una delle Leader Persone e Cultura Negozio, tramite Luca Pereno, aveva avviato un progetto di inclusione per coinvolgere un ragazzo che stava scontando una pena per reati minori: il racconto che mi ha fatto di quest’esperienza, quando le ho chiesto delucidazioni in merito, è stato entusiasmante! Così mi sono chiesto: perché non replicare l’esperienza con i ragazzi di Kayròs? Anche perché in base alla stagionalità, i vari reparti dei Negozi hanno bisogno di inserire persone che abbiano voglia di lavorare: se potessimo far entrare i ragazzi di Kayròs, non solo sensibilizzeremmo i collaboratori ma mostreremmo anche ai giovani detenuti che c’è sempre una seconda opportunità e li metteremmo nelle condizioni di imparare un mestiere. Il fatto di essere inclusi e sentirsi protagonisti in azienda, inoltre, darebbe loro una nuova consapevolezza e una spinta al cambiamento: li aiuterebbe a ricordare che, al di là di qualsiasi etichetta che possa venire appiccicata loro addosso, sono persone.
Com’è avvenuto il coinvolgimento dei Collaboratori?
Le Leader Persona e Cultura dei Negozi di Rozzano e Corsico, Giulia e Lucia, hanno spiegato che avremmo regalato all’associazione un relooking della “casa arancione”, uno dei loro alloggi. Dopo averlo saputo, i collaboratori ed i Comitati dei Negozi hanno mostrato estremo entusiasmo nell’accogliere l’iniziativa. Sono stati riorganizzati i reparti per garantire le coperture e sono state create le squadre per poter lavorare presso Kayròs anche nei giorni immediatamente precedenti il 17 giugno. L’obiettivo era ripristinare e ridipingere tutte le pareti dei due piani dell’alloggio: una sfida ardua, ma da cogliere assolutamente.
C’è stata risposta anche da parte del territorio?
Sì, la risposta del territorio c’è stata ed è stata importante. Tuttavia per gli ingressi in comunità ci sono una serie di regole da rispettare, ad esempio per quanto riguarda la proporzione da mantenere tra esterni ed interni. Per questo motivo, oltre ad artigiani ed educatori volontari, ragazzi detenuti e noi membri dei Negozi, non è stato possibile coinvolgere altri.