In vista del Bricolage del Cuore del 17 giugno, Vittoriano Ticchio, Store leader, e Simona Spada, Hostess relazione cliente, raccontano il progetto che vede impegnato il Negozio Leroy Merlin Brescia.

Store leader

Hostess relazione cliente
A favore di quale ente e per quale progetto ha scelto di impegnarsi il vostro Negozio?
Più che una nostra scelta, possiamo dire in un certo senso che è stato l’ente a scegliere noi, circa circa un anno fa infatti, sono venute in Negozio due rappresentanti della Cooperativa sociale Nuovo Cortile di Brescia, che opera in campo educativo, socio-assistenziale e nell’avviamento al lavoro. Ascoltando le loro esigenze e conoscendo i loro progetti futuri, le iniziative della cooperativa ci sono sembrate, fin da subito, non solo lodevoli ma molto affini al nostro sentire. Abbiamo così iniziato a collaborare sui vari progetti a impatto sociale che Leroy Merlin promuove, fra cui La Casa Ideale o l’attività di donazione al non profit di materiali e prodotti invenduti in partnership con la piattaforma Regusto. È stato perciò quasi naturale pensare a loro per il Bricolage del Cuore di quest’anno. Il progetto che ci vede impegnati riguarda, nello specifico, il loro centro diurno, una struttura che ospita ragazzi fra i 12-18 anni in situazione di disagio psico-sociale. Si tratta di un progetto molto impegnativo su cui abbiamo iniziato a lavorare già da una decina di giorni. Con un primo sopralluogo abbiamo verificato quali necessità avesse la struttura e quali fossero i punti sui quali potevamo intervenire. Da lì il progetto si è diviso in due: da una parte si è seguita la strada, per così dire tradizionale, del Bricolage del Cuore, attraverso la fornitura di materiali e prodotti nuovi per la realizzazione di strutture e decorazioni; dall’altra, abbiamo utilizzato Regusto che citavo prima, per la donazione attraverso la piattaforma di materiale che avevamo in Negozio. All’esterno della struttura abbiamo allestito la terrazza, molto grande, ricoprendo la superficie con erba sintetica, inserendo nuovi mobili, ombrelloni, aggiungendo nuove fioriere e curando in generale l’allestimento dello spazio e del verde. All’interno innanzitutto abbiamo decorato la stanza che è adibita a laboratorio in stile Harry Potter, dato che il centro diurno proprio in omaggio alla saga di Harry Potter si chiama “Binario 9 e 3/4”, con la scena famosa dell’attraversamento del muro che per i ragazzi è un riferimento positivo, in quanto simboleggia l’attraversamento di un ostacolo in apparenza invalicabile al di là del quale si aprono invece scenari di nuove opportunità. Sempre all’interno del centro diurno, attraverso Regusto, alla cooperativa è stata donata una delle nostre cucine in smaltimento. Poi abbiamo realizzato piccoli interventi di recupero nel bagno e in altri punti della struttura. Le ultime rifiniture saranno effettuate proprio il 17 giugno.




Come sono stati coinvolti i Collaboratori e in generale il Negozio?
È stata fatta la presentazione dell’iniziativa in occasione della riunione plenaria di Negozio alla fine di aprile. Quindi è stato coinvolto il gruppo Generazione di Valore ed è stato creato il Comitato del Cuore. A livello di comunicazione è stata creata una chat dedicata, con rimandi sulla chat di Negozio, per ricordare il progetto, offrire aggiornamenti e condividere immagini e video sull’avanzamento lavori, il che ha aiutato a coinvolgere numerosi colleghi al di fuori dei gruppi citati sopra. Non è esagerato dire, insomma, che la copertura a livello di Negozio è stata pressoché totale, in quanto anche chi non ha partecipato fisicamente ha offerto un contributo importante in termini di idee e soprattutto di intuizioni per risolvere determinate situazioni non semplici da gestire sul cantiere. Senza dimenticare il ruolo indiretto ma ugualmente fondamentale svolto da chi, con un vero gioco di squadra, ha coperto nei reparti in Negozio l’assenza dei colleghi, poiché le attività legate al Bricolage del Cuore si sono svolte ovviamente in orario di lavoro. Tutti, alla fine, hanno dato una mano alla realizzazione di questo progetto, di cui siamo particolarmente fieri. Anche perché fra i Collaboratori c’è chiara consapevolezza che progetti a impatto sociale positivo come questo rappresentano dei pilastri del modo di fare impresa di Leroy Merlin. A tale proposito vorremmo davvero ringraziare l’azienda, da Luca Pereno a tutti gli altri che lavorano a questi progetti di rilevanza sociale, perché si tratta di caratteri distintivi della nostra azienda, qualcosa che ci permette di impegnarci in attività che ci emozionano a livello personale: non si tratta di “iniziative vetrina” come qualcuno potrebbe pensare, tutt’altro, sono esperienze che toccano nel profondo chi lavora in quest’azienda. Si parla molto negli ultimi tempi di diversità e inclusione: noi come azienda ci sentiamo sicuramente inclusivi, ma soprattutto ci sentiamo diversi, nell’accezione più ampia e più positiva del termine.
C’è stata risposta anche da parte di altri sul territorio?
Ci sono alcuni nostri clienti che ci sono registrati per partecipare alla giornata conclusiva dei lavori il 17 giugno, cosa che ovviamente ci fa molto piacere. Ma vogliamo ricordare un aneddoto riguardo al particolare contributo che ha offerto il papà di una nostra Collaboratrice, per la parte di progetto che ha riguardato specificamente la sistemazione della cucina del centro diurno. Abbiamo avuto qualche difficoltà per il montaggio della cucina in donazione, che naturalmente nasceva con il forno che però, per una serie di motivi, alla fine non c’era: la cucina era completa di tutto, ma non del forno. Per cui al suo posto c’era una sorta di “buco”. Questa persona ha tranquillizzato tutti dicendo che ci avrebbe pensato lui e così, con grande abilità, ha costruito una bellissima e funzionale anta su misura, riuscendo a coprire il foro lasciato dal forno mancante. Alla fine, quindi, abbiamo potuto consegnare una cucina a posto, nel più puro stile fai-da-te che del resto ci contraddistingue.