All posts tagged: bene comune

Imperfezione

Di Marco Dotti, giornalista, Università di Pavia Tra le molte virtù di Zhuang-zi c’era l’abilità nel disegno. Un giorno l’imperatore chiese a Zhuang-zi di disegnargli un granchio, simbolo di prosperità e fortuna. Zhuang-zi rispose che aveva bisogno di cinque anni. Tanto era il tempo che gli serviva per realizzare il disegno. Passarono cinque anni e l’imperatore si presentò da Zhuang-zi ma, con grande sorpresa sua e di tutti, questi non aveva ancora terminato. «Mi servono altri cinque anni», disse allora Zhuang-zi. L’imperatore, seppur attonito e incredulo, glieli accordò. Passarono altri cinque anni e, allo scadere dell’ultimo minuto dell’ultima ora dell’ultimo giorno l’imperatore si presentò nuovamente da Zhuang-zi. Fu in quel preciso istante che Zhuang-zi prese il pennello e, immersolo nell’inchiostro, con un gesto, un unico gesto della mano, disegnò un granchio. Il granchio più bello e perfetto che si fosse mai visto. Il cammino verso la perfezione è lungo, lastricato di attesa e di tante, piccole ma vitali imperfezioni. Il racconto di Zhuang-zi, riportato dall’omonimo testo cinese risalente al IV secolo a. C., ce lo …

“Non stiamo vivendo un periodo di guerra ma un tempo di solidarietà e vicinanza…”

Di Natale Brescianini, Osb Cam, Monaco, Formatore, Coach ACC ICF La metafora della guerra è stata una di quelle più utilizzate per cercare di descrivere il periodo dovuto all’emergenza sanitaria. Non so perché ma il mondo militare e della guerra hanno sempre un fascino particolare sull’essere umano; addirittura anche a livello spirituale nel passato si insegnava nel contesto cattolico che una volta ricevuto il sacramento della Cresima si diventava “soldati di Cristo”! L’economia di mercato stessa è stata concepita da una certa cultura di matrice anglosassone utilizzando la metafora militare (colpire il target, conquistare fette di mercato – cfr. Risiko, tattica, strategia, ecc…) Inoltre per noi europei è stato molto facile tornare con la memoria alla Seconda Guerra Mondiale, probabilmente l’ultima grande difficoltà che abbiamo dovuto affrontare a livello generale. Il rischio di usare concetti bellici in economia, nella spiritualità e nella vita in generale è quello di entrare in una logica di vita o di morte, dell’altro come nemico, di situazioni dove non c’è spazio per i sentimenti, la pietà se non verso solo coloro …

Rondine, Cittadella della Pace

Obiettivo numero 16: PACE. GIUSTIZIA, E ISTITUZIONI SOLIDALI. L’obiettivo numero 16 degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile è dedicato alla promozione di società pacifiche ed inclusive ai fini dello sviluppo sostenibile, e si propone inoltre di fornire l’accesso universale alla giustizia, e a costruire istituzioni responsabili ed efficaci a tutti i livelli.https://unric.org/it/obiettivo-16-pace-giustizia-e-istituzioni-forti/ Per descrivere e concretizzare l’obiettivo 16 abbiamo deciso di proporre la storia di Rondine, cittadella della pace. Rondine Cittadella della Pace è un’organizzazione che si impegna per la riduzione dei conflitti armati nel mondo e la diffusione della propria metodologia per la trasformazione creativa del conflitto in ogni contesto. L’obiettivo è contribuire a un pianeta privo di scontri armati, in cui ogni persona abbia gli strumenti per gestire creativamente i conflitti, in modo positivo. Rondine nasce in un borgo medievale toscano a pochi chilometri da Arezzo, in Italia: qui si strutturano i principali progetti di Rondine per l’educazione e la formazione. Un luogo di rigenerazione dell’uomo, perché diventi leader di se stesso e della propria comunità nella ricerca del bene comune. Il progetto …

Rigeneriamo: Tempi

Intervista ad Angelo Piepoli, Direttore del Negozio Leroy Merlin Bari Santa Caterina Il tempo, i tempi, sono una dimensione fondamentale dell’approccio di RIgeneriamo che guida l’azione di Leroy Merlin nella prospettiva di uno sviluppo generativo. Angelo Piepoli, Direttore del Negozio Leroy Merlin Bari Santa Caterina, spiega come questa dimensione è vissuta e integrata nell’agire quotidiano. Il tempo è la risorsa scarsa per eccellenza. Cosa significa “impiegarla” in una prospettiva di sviluppo generativo? Significa scegliere su cosa investirlo: sul rigenerare beni, territori, persone. È necessario in particolare un uso del tempo più consapevole, dato che in un mondo che cambia alla velocità di un algoritmo il tempo sembra davvero non bastare mai. Utilizzarlo in un’ottica di generatività vuol dire anche compiere un passaggio da un atteggiamento speculativo a uno fondato sul concetto del dono, orientato a far fiorire qualcosa di nuovo. Il tempo, in questo senso, diventa appunto una forma di dono, di partecipazione, che spesso oggi è purtroppo poco considerato come valore. Bisogna invece riflettere sul fatto che il tempo investito per “rigenerare” persone consente, …

Bilancio partecipato dei benefici prodotti

Di Olivier Jonvel, Amministratore Delegato Leroy Merlin Italia “A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca?” affermavano don Primo Mazzolari e don Lorenzo Milani nell’educare ad un impegno attivo per il bene comune. Questa non è una semplice citazione: deve diventare una doppia esortazione a impegnarci su due fronti. Il primo è quello di lavorare sui nostri processi affinché possano generare benefici, garantire diritti e diminuire gli impatti ambientali: è il lavorare sulla nostra responsabilità nei confronti dei territori e degli stakeholder, interni o esterni. Ma non è sufficiente lavorare su noi stessi, è necessario attivare processi comunitari che vadano oltre ai tradizionali concetti di efficienza, profitto, competitività e crescita. E’ questa la scelta che abbiamo fatto come azienda impegnata nel fare. Non è una scelta dettata da obblighi di legge, esigenze di marketing o dalla volontà di “essere buoni”. Non sono questi i nostri obiettivi. Il perché è molto semplice: in quanto azienda abbiamo un imperativo che è quello di garantire la generazione di valore. Ed è questo valore che ci permette di lavorare per …

Sdraiati o Generativi? Un nuovo modo di apprendere attivamente: il Cash Mob Etico

Di Luca Raffaele, Direttore Generale NeXt – Nuova Economia per Tutti Quando si parla ai giovani di iniziative di consumo responsabile, aziende responsabili e cittadini attivi si rischia di avere come riferimento il libro di Michele Serra in cui le nuove generazioni venivano definite come generazioni di “sdraiati”. Figli che preferiscono la tv allo spettacolo della natura, che non si affezionano agli ideali, ma che in modo individualista vivono con la luce accesa dei propri smartphone, accendendosi (loro) poche volte per cause comuni o meglio per il Bene Comune. Prendendo le parole di Serra potremmo dire consumisti perfetti, “il sogno di ogni gerarca o funzionario della presente dittatura, che per tenere in piedi le sue mura deliranti ha bisogno che ognuno bruci più di quanto lo scalda, mangi più di quanto lo nutre, l’illumini più di quanto può vedere, fumi più di quanto può fumare, compri più di quanto lo soddisfa”. Ma siamo sicuri che siano loro il problema? In realtà quando si parla dei giovani, non si parla mai con i giovani. Così come …