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AmicoEco e formazione scuole

I danni ambientali causati dall’intervento antropico dell’uomo sono sempre più visibili e riconosciuti; risulta dunque imprescindibile un impegno concreto e immediato per imprimere una svolta in direzione della sostenibilità. Per questa ragione, oltre all’impegno profuso attraverso le politiche aziendali, Leroy Merlin negli ultimi anni ha scelto di impegnarsi nell’ambito formativo, offrendo alle scuole primarie e secondarie italiane una molteplicità di materiali didattici digitali e spunti laboratoriali, per agevolare il compito educativo dei docenti.L’obiettivo è quello di garantire alle future generazioni un Pianeta più pulito e sicuro, anche attraverso strumenti e informazioni utili per poter sviluppare una consapevolezza delle proprie azioni e delle relative conseguenze sull’ambiente. Il percorso formativo Gli AmicoEco, avviato nel 2013 e disponibile sulla piattaforma EducazioneDigitale.it, si è arricchito ogni anno, diventando un vero e proprio punto di riferimento per gli insegnanti di oltre 2.000 scuole aderenti. Il programma è completamente gratuito, si sviluppa in maniera multidisciplinare e offre strumenti diversificati, in base alle specifiche esigenze pedagogiche del target di destinazione. Le tematiche affrontate sono articolate in 5 percorsi: Clima ed energia – …

Energie

Di Beatrice Cerrino, Scuola di Economia Civile Energie. Dove prenderle? Come rigenerarle? Due idee che hanno sempre motivato, spinto e accompagnato la mia vita di insegnante: ‘daimon’ e ‘responsabilità’. Daimon è una parola greca antica, inventore Socrate, che si riferiva al demone posto a metà strada tra il divino e l’umano: dèmoni propizi, che stanno sulla terra, custodi dei mortali. È la parte migliore di noi che parla, spinge ad agire e a perseguire la propria felicità, la propria ‘fioritura’. L’origine più remota dell’idea di felicità la si trova nella cultura antica greca e romana, in particolare Aristotele aveva legato la felicità alle virtù e l’aveva distinta dal piacere. L’eudaimonia, così la chiamava, era un concetto che oggi dovremmo tradurre con ‘fioritura umana’ perché rimanda all’idea che la felicità sia uno stato generale dell’esistenza, e che quindi come tale abbia a che fare più con l’ ‘essere’ ed il ‘fare’ che non con il ‘sentire’. A Roma la ‘felicitas’, spesso abbinata con ‘publica’ fu un concetto fondamentale: felicitas rimandava alla generatività della vita e alla coltivazione delle …