Il lavoro: indicatore di qualità dello sviluppo
Di Rosario Iaccarino Il mercato del lavoro è “un’istituzione sociale”, per cui le dinamiche che regolano la domanda e l’offerta di lavoro “non sono le stesse che governano il mercato del pesce …”. Con queste considerazioni, il grande economista e premio Nobel Robert Solow intendeva sottolineare che il mercato del lavoro è innanzitutto un luogo abitato da persone, e quindi influenzato da scelte e comportamenti legati ad aspettative, bisogni, talenti, desideri, finalizzati alla realizzazione di sé. Parole che suonano come una sentenza quando, ancora oggi, nel nostro paese si registrano vicende di sfruttamento nel lavoro che mortificano la dignità delle persone, perché – al netto del lavoro nero e grigio, dolorosa e antica piaga italiana – sono le stesse normative sul lavoro a consentirlo. Infatti, pagare un lavoratore 4-5 euro all’ora, come accade in alcuni settori, per prestazioni peraltro discontinue e con l’aggravio magari delle spese di spostamento per raggiungere il posto di lavoro, se da un lato è un’offesa alle persone, dall’altro aggrava una “questione sociale” che, insieme all’esercito dei disoccupati – sempre più …