Latest Posts

Ritornano i Quaverdi di Leroy Merlin

In occasione dell’evento “la Lampadina Sospesa”, in sinergia con Last Minute Market e il Banco dell’energia, abbiamo deciso di pubblicare un nuovo numero degli storici “Quaverdi”: semplici eco – consigli per vivere la nostra quotidianità con maggiore consapevolezza.
Con questa nuova edizione affrontiamo il tema del contrasto alla povertà energetica presentando alcune azioni e soprattutto un decalogo per un consumo intelligente dell’energia.
Buona lettura ma soprattutto buone azioni!

Aiutiamo-CI

Possiamo ormai definirla una collaborazione storica e consolidata quella con la cooperativa Il Margine, precisamente L’Orto che Cura, il servizio di agricoltura sociale presso l’ex manicomio di Collegno.

Solo nel corso del 2022 abbiamo donato piantine “appassite” e non più vendibili del valore di oltre 4.000€, evitando così uno spreco non indifferente e dando la possibilità di una nuova vita alle piante che non ce l’avrebbero fatta.

In un soleggiato venerdì di febbraio siamo stati presso L’orto che Cura a vedere il meraviglioso lavoro che utenti e collaboratori stanno svolgendo e ne siamo rimasti meravigliati.

Nella spaziosa serra hanno creato due aree apposite denominate “DA AIUTARE” e  “AIUTATE”; la prima accoglie le piantine appena arrivate e che necessitano di cure, mentre la seconda è dedicata alle piante che sono state curate e sono pronte per abbellire giardini pubblici e privati.

Giovedì 23 Marzo alle ore 16:30 avrà luogo l’inaugurazione dei nuovi spazi finemente ristrutturati de L’Orto che Cura, presso Piazzale AVIS 3 a Collegno. Noi, orgogliosi collaboratori di Leroy Merlin Collegno, non potremo mai mancare e perderci l’occasione di scoprire ciò che hanno in progetto!

E’ notevole il lavoro fatto da utenti e collaboratori de L’Orto che Cura, ma in particolar modo ci fa capire che le nostre azioni vanno nella direzione giusta.

Non ci siamo mai fermati, nemmeno in pandemia, e continueremo seguendo questa strada, soprattutto grazie all’aiuto e alla dedizione che i nostri colleghi dei reparti giardino e ricevimento stanno impiegando nel progetto.

Siamo entusiasti e trepidanti di ricominciare le attività in presenza insieme: organizzeremo, tra le altre attività, corsi per il fai da te aperti al pubblico presso il nostro punto vendita e guidati dai ragazzi della cooperativa.

Perché collaborare, rigenerando piantine e condividendo spazi e momenti di incontro, ci piace tantissimo, e con gli amici de Il Margine ci riesce sempre bene!

“Essere generativi è un modo di pensare e agire.”

FormidAbili Social TV, registrazione della prima puntata

Sabato 11 marzo si è svolta la prima puntata della FormidAbili Social TV, per chi non avesse potuto vederla è disponibile la registrazione

https://www.youtube.com/live/UxqcglMkNdY?feature=share

Sabato 11 marzo la prima puntata della FormidAbili Social TV

Sabato 11 marzo iniziano le “trasmissioni” della FormidAbili Social TV con un’interessantissima intervista a Francesco Mondora, imprenditore illuminato e visionario che concretizza i valori dell’economia civile, e non solo.

I FormidAbili TV, nata dal programma “Il cassetto dello gnomo”, è la prima social TV italiana interamente condotta da ragazzi con la sindrome di Asperger, i quali intervistano in prima persona alcuni ospiti speciali. Andrea Negro, Andrea Paletto, Dario Macocco, Francesco Parenti e Thalia Taioli portano davanti alle telecamere il loro personale modo di vivere la socialità, di comunicare e condividere, dimostrando che la disabilità può davvero essere una risorsa. La libertà con cui si esprimono, con cui parlano delle loro passioni e degli argomenti più disparati è ciò che rende il programma “formidabile”, proprio come loro. In ogni puntata, i ragazzi intervistano in studio (o in modalità online) una persona che si è dimostrata “formidabile” nel proprio settore. Durante la trasmissione incontreranno personaggi del mondo dello spettacolo, dello sport, della televisione, dell’economia e della cultura, che vengono dai mondi più disparati ma che amano in modo uguale il proprio lavoro. I FormidAbili Social TV è un progetto di (RI)GENERIAMO, società benefit e B-corp che si occupa di sostenibilità e di creare un futuro per chi si trova ai margini della società. Tra i suoi progetti c’è proprio I FormidAbili, che ha l’obiettivo di aumentare l’inclusione lavorativa per le persone con disabilità, creando un forte e positivo impatto sociale ed economico.  


Per chi non può vedere la diretta, vi diamo appuntamento sul canale Youtube di (RI)GENERIAMO https://www.youtube.com/c/RIGENERIAMO

Rigenerazione urbana per l’emergenza abitativa: intervista a Mario Montalcini, Amministratore Delegato di Homes4All

È ai nastri di partenza B-to-3, il progetto legato alla rigenerazione urbana e all’housing sociale che Leroy Merlin e (RI)GENERIAMO promuovono in partnership con Homes4All, start-up innovativa, Società benefit e B Corp di Torino attiva sul fronte dell’emergenza abitativa proprio attraverso progetti di rigenerazione urbana. Ne parliamo con Mario Montalcini, Amministratore Delegato di Homes4All.

Qual è la missione di Homes4All?

L’idea imprenditoriale alla base è quella di creare una rete di privati in tutt’Italia che condividano il tema della riqualificazione immobiliare e abbiano una speciale sensibilità verso il problema dell’emergenza abitativa. Ci proponiamo come punto di raccordo tra i proprietari degli immobili da un lato e gli eventuali utenti degli immobili, cioè gli inquilini, dall’altra. L’obiettivo è mettere a disposizione dei primi dei servizi, come ad esempio la progettazione e la gestione immobiliare, per aiutarli a rigenerare il proprio patrimonio immobiliare; verso gli inquilini, invece, Homes4All si pone come una sorta di garante, cioè garantisce il pagamento del canone, accessibile, innestando ove necessario un accompagnamento sociale delle famiglie che vengono ospitate negli appartamenti riqualificati.

Come si è sviluppata la vostra attività in questi primi tre anni?

Homes4All è nata come Società benefit a fine dicembre 2019, appena prima dello scoppio dell’emergenza Covid. Il che, paradossalmente, ci ha reso più facile in quei primi mesi contattare le persone che desideravamo coinvolgere nel nostro progetto, perché eravamo tutti a casa e con del tempo disponibile. L’idea di Homes4All è piaciuta alla Città di Torino, che ci ha chiesto di partecipare a un bando, che poi abbiamo vinto, nell’ambito del Fondo per l’Innovazione sociale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Con la Camera di Commercio di Torino, tramite il network Torino Social Impact (di cui anche (RI)GENERIAMO fa parte, ndr), la Compagnia di San Paolo e Unicredit come partner, con questo finanziamento abbiamo iniziato ad avviare la messa a regime della società. Con due successivi aumenti di capitale abbiamo registrato l’ingresso di circa 150 soci. Più recentemente hanno investito nel nostro progetto anche Sefea Impact, il più importante fondo di investimento a impatto, e l’Ufficio Pio di Compagnia di San Paolo. Nel 2022 Homes4All ha ottenuto la certificazione B Corp e abbiamo avuto l’onore e il piacere di ricevere il Premio Impresa Sostenibile promosso dal Sole 24 Ore con la Pontificia Accademia per la Vita. Oggi in gestione abbiamo circa 50 immobili, in parte di proprietà e in parte affidatici da privati.

Perché la scelta (tra l’altro la stessa di (RI)GENERIAMO) di essere Società benefit e poi anche di certificarsi B Corp?

È una scelta dettata da una parte dal fatto che vogliamo rigorosamente essere una realtà profit, che si rivolge a privati che hanno una ragionevole aspettativa di veder remunerato il proprio capitale. Dall’altra, dal fatto che il business che noi sviluppiamo è finalizzato alla creazione di benefici non solo economici e, soprattutto, soggetti alla misurazione dell’impatto sociale generato. In questo impatto c’è ad esempio che la nostra attività aiuta a costruire soluzioni per affrontare un’emergenza sociale, quella abitativa. Che contribuiamo, anche, alla riqualificazione di zone e quartieri in aree urbane considerate difficili. Che, in ultima analisi, ciò che facciamo favorisce la riduzione di fenomeni di disagio indiretto, che di solito si manifestano poi in comportamenti e situazioni che possono diventare di difficile gestione a livello urbano. La nostra volontà, mi permetto di dire il coraggio, di provare a coinvolgere dei privati intorno a un progetto di questo genere, fa sì che la nostra attività rientri pienamente in una logica di Società benefit e B Corp. Di un’impresa, cioè, orientata a generare un impatto sociale positivo.

Com’è avvenuto l’incontro con (RI)GENERIAMO?

Tramite conoscenze comuni, dato che avevo avuto precedenti contatti con il Gruppo Adeo in qualità di Presidente dell’Associazione Réseau Entreprendre, che si occupa di accompagnamento allo sviluppo d’impresa. Posso dire che, pur conoscendo i valori alla base dell’attività del Gruppo, sono rimasto particolarmente impressionato dal fatto che una realtà come Leroy Merlin si mettesse in gioco su un tema come quello della sostenibilità e in particolare della misurazione d’impatto. Per cui mi sono lanciato con grande fiducia nello sviluppo del rapporto con Leroy Merlin e (RI)GENERIAMO e posso dire di non essermi assolutamente sbagliato: ho trovato persone di grande valore e correttezza. Sono certo che costruiremo insieme ottime cose.

B-to-3 è il nome del progetto, che sta muovendo i primi passi proprio ora, sviluppato insieme a voi da Leroy Merlin e (RI)GENERIAMO. Di cosa si tratta?

La scintilla di B-to-3 arriva abbastanza da lontano. Nel senso che fra i nostri primi soci c’è uno dei maggiori investitori a impatto statunitensi nell’ambito dell’housing sociale per situazioni di emergenza abitativa, il cui modello d’intervento si può riassumere nella triade “lavoro-casa-aiuto sociale”. Tre elementi fondamentali, com’è evidente, per il benessere della nostra società, sui quali nel passato imprenditori illuminati hanno già articolato le proprie modalità d’intervento, anche se magari più in un’ottica di beneficenza. Qui invece ci muoviamo in un’ottica assolutamente imprenditoriale, che ha tuttavia nel rispetto e nella promozione di certi valori, di determinate modalità di comportamento che chiamerei sane prim’ancora che etiche, un suo punto qualificante. B-to-3 riassume un po’ tutte queste caratteristiche. La sua ambizione è creare, attingendo anche ai mancati profitti che Leroy Merlin accetta di conseguire, con una disponibilità che davvero le fa onore, in qualità di fornitore di materiali a prezzo agevolato per le nostre riqualificazioni immobiliari, un bacino di risorse che verrà poi impiegato per offrire ai giovani occasioni di formazione, tirocini, opportunità di lavoro nei cantieri collegati a quelle stesse riqualificazioni. La quali avranno ad oggetto appartamenti destinati ad accogliere famiglie in situazione di disagio economico, che hanno necessità di essere accompagnate nella ripartenza. Il primo intervento di B-to-3 riguarderà una palazzina di 16 appartamenti, quasi tutti destinati a famiglie riconosciute dalla Città di Torino in situazione di disagio economico. Per l’acquisto di tutti i materiali necessari alle riqualificazioni immobiliari ci appoggeremo appunto a Leroy Merlin, che come dicevo ha previsto condizioni economiche particolarmente interessanti proprio per sostenere le finalità degli interventi. A titolo personale, vorrei aggiungere che è stato molto apprezzato il contributo di Leroy Merlin, che ha messo a disposizione materiali a titolo gratuito, ai lavori per la realizzazione della nuova Sala permanente dedicata al grande alpinista Walter Bonatti all’interno del Museo della Montagna di Torino, di cui sono presidente.

Anche se sta muovendo solo ora i primi passi, B-to-3 ha le potenzialità per essere replicato e, come si dice nel gergo dell’impatto, “scalato” (cioè di crescere progressivamente di dimensione)?

Direi proprio di sì. Con Homes4All, per esempio, oltre che a Torino e in Piemonte siamo già presenti in Liguria, stiamo per entrare in Lombardia e guardiamo alla Puglia. Per cui intorno alle nostre attività, e mi riferisco in particolare proprio a quelle connesse al progetto B-to-3, crediamo sia possibile creare relazioni importanti di collaborazione facendo fulcro sui Negozi Leroy Merlin presenti sui territori in cui saremo anche noi attivi. Il progetto, insomma, ha le caratteristiche giuste per essere sviluppato, “scalato” appunto, a livello nazionale.

A suo avviso housing sociale e rigenerazione urbana sono la parte più importante, e forse più avanzata, dell’economia a impatto sociale che sta prendendo forma in Italia?

Il discorso da fare sarebbe molto ampio. Quello che vorrei sottolineare qui è che oggi nel mondo, ma lo vediamo anche in Italia, uno dei temi che ancora sono prioritari per una buona fetta della popolazione è la casa. L’emergenza abitativa, intendo. Su questo si innestano poi altri temi quali l’inclusione sociale, la salute, l’alimentazione, il lavoro e così via. Certo, le tecnologie avanzate, il digitale, possono aiutare in molti ambiti. Ma per tante persone, ripeto, la soddisfazione di bisogni essenziali come prima di tutto quello dell’abitare è ancora il problema principale. È qui che occorre incidere, anche con attività come la nostra, se vogliamo raggiungere l’obiettivo di uno sviluppo sano. Di una vita decente per tutti.

BB line S.r.l. vincitrice del Bando Conai 2022

BB line S.r.l. ha vinto per l’ottava volta il bando pubblicato dal CONAI dedicato alla progettazione e all’adozione di imballaggi a ridotto impatto ambientale.

“BANDO CONAI PER L’ECO-DESIGN DEGLI IMBALLAGGI NELL’ECONOMIA CIRCOLARE – Valorizzare la sostenibilità ambientale degli imballaggi”

L’intervento di quest’anno ha interessato gli articoli per il tendaggio in vendita presso i nostri punti di vendita che ancora oggi hanno la necessità di essere confezionati nel classico blister.

L’innovazione consiste nell’aver sostituito le valve in PVC con il PET, un materiale più ecologico e interamente riciclabile.

Questa ulteriore azione apportata sui packaging rende di fatto tutta la gamma BB line “PVC free”.

In abbinamento alle Etichette Ambientali di prodotto già utilizzate per tutti i prodotti, il nostro fornitore ad oggi è già pronto per le future normative in materia di riciclaggio e riduzione di impiego della plastica monouso.

In sintesi, la BB line ha dimostrato ancora una volta di essere un’azienda all’avanguardia nel campo dell’ecologia, utilizzando materiali riciclabili e investendo nella ricerca e nello sviluppo di nuove soluzioni a basso impatto ambientale.

Leroy Merlin può essere fiero di aver scelto un partner impegnato nella tutela dell’ambiente e nella creazione di un futuro più sostenibile.

Sicurezza su Internet e social media, Leroy Merlin partner del CNR per la sensibilizzazione nelle scuole: intervista ad Alessio Setaro, CISO (Chief Information Security Officer) di Leroy Merlin

Si dice che i giovani e soprattutto i giovanissimi sono “nativi digitali”.
Ma quanto sono realmente consapevoli di come vanno usati gli strumenti digitali e di come ci si deve comportare negli spazi digitali che così tanto assorbono la loro attenzione e il loro tempo?
Quanto sanno dei potenziali rischi legati a Internet e ai social media?
Leroy Merlin ha stretto un accordo di collaborazione con il CNR (il Consiglio Nazionale delle Ricerche) ed è pronta a portare questi argomenti nelle scuole per fare sensibilizzazione fra giovani e giovanissimi.
Ne abbiamo parlato con Alessio Setaro, CISO (Chief Information Security Officer) di Leroy Merlin.

Com’è nato il rapporto con il CNR?

Era maggio dell’anno scorso. A una conferenza dove ero stato invitato come speaker, era appena intervenuta Anna Vaccarelli, Dirigente dell’Istituto di Informatica e Telematica del CNR di Pisa, per presentare il programma di cui è responsabile, finalizzato appunto a fare sensibilizzazione nelle scuole sul tema della sicurezza informatica, o cybersecurity. In quell’occasione ho dato la disponibilità mia personale e di Leroy Merlin a collaborare al programma, dato che si tratta di un tema su cui nell’ambito del nostro impegno sulla responsabilità sociale investiamo tantissimo, a cominciare prima di tutto dai nostri dipendenti. Da lì è nata l’idea di un accordo di partnership strutturale tra Leroy Merlin e il CNR. Per mettere a punto tutti i dettagli sono stati necessari alcuni mesi, com’è giusto del resto quando ci si candida per andare a parlare nelle scuole ai nostri ragazzi. L’accordo è stato poi siglato a fine anno dall’inizio del 2023 è operativo.

Quali sono stati i primi passi del programma?

Innanzitutto a partire da gennaio abbiamo avviato con il CNR un programma di training, che stiamo concludendo in queste settimane, interno al nostro Team Cybersecurity di Leroy Merlin. Era necessario per approfondire ovviamente non tanto l’argomento ma le modalità più adatte per approcciare i ragazzi, soprattutto i più piccoli, quando si presentano loro temi come questi. Che sono piuttosto delicati e hanno anche una certa complessità. Bisogna cioè prepararsi per capire come si possono somministrare questi contenuti nelle scuole nel modo più chiaro ed efficace.

Che temi vengono trattati nel programma?

Il programma affronta tutti i principali temi del mondo digitale a cui i ragazzi, penso a quelli un po’ più grandi, sono già esposti oggi o comunque, pensando invece ai più piccoli, saranno esposti nel futuro. Vuole fornire le conoscenze di base per utilizzare in modo consapevole gli strumenti digitali e le risorse di Internet, evidenziando le potenzialità presenti e future del mondo digitale, inteso anche come strumento di crescita individuale e collettiva. Si vuole però allo stesso tempo stimolare consapevolezza sui potenziali rischi legati all’uso di Internet e dei social media, spiegando quali sono i comportamenti più adatti per prevenirli e fronteggiarli. Un punto di riferimento sarà il primo Manifesto per la sicurezza online dedicato alle studentesse e agli studenti. Una delle cose più interessanti e forse anche più divertenti per i ragazzi sta nel fatto che è tutto “gamificato”: oltre che attraverso video e cartoni animati, cioè, i contenuti del programma vengono veicolati attraverso giochi interattivi in cui i protagonisti sono gli studenti.

Nella fase attuale su cosa vi state concentrando?

Ora è il momento di trovare l’aggancio con il mondo della scuola. L’ipotesi principale su cui stiamo lavorando, suggeritaci dallo stesso CNR, è di iniziare con scuole che già conosciamo. Ad esempio possono essere quelle frequentate da familiari di collaboratori di Leroy Merlin, o quelle con cui abbiamo realizzato iniziative di Bricolage del Cuore, oppure ancora quelle con cui comunque esiste già una relazione avviata che renderebbe naturalmente più semplice introdurre l’argomento e definire insieme un programma. In questa ipotesi starebbe insomma a noi identificare le scuole o che sono già attive su questi argomenti o che sono interessate a esserlo. In quel caso il CNR ha dato la disponibilità ad affiancarci, almeno nella fase di avvio dei percorsi formativi. Un’altra strada, invece, è quella di riuscire a entrare con il nostro programma nei POF (Piani di Offerta Formativa) che le scuole presentano, solitamente tra i mesi di aprile e maggio, in vista dell’anno successivo: sono una sorta di business plan delle loro attività formative, che esse candidano per ricevere i finanziamenti ministeriali. A questo scopo chiaramente servirebbe avere una certa visibilità verso le scuole, in modo da stimolare la loro domanda. Una volta attivato il contatto, potremo fare leva sul fatto che come partner del CNR possiamo organizzare programmi di formazione extra-curriculare e laboratori su questi argomenti per bambini e ragazzi, delle scuole elementari (scuole primarie), delle medie (scuole secondarie di primo grado) e del liceo (scuole secondarie di secondo grado). Con la possibilità, inoltre, di tenere i laboratori sia in presenza, sia da remoto.

Come si sta organizzando il Team Cybersecurity di Leroy Merlin per l’erogazione del programma?

In una prima fase a tenere questi corsi potremo essere appunto solo noi del Team Cybersecurity. Ma stiamo anche ragionando sulla possibilità di coinvolgere, dopo averli evidentemente formati, altri colleghi ad esempio dell’area Digital. In modo da ampliare sempre di più la squadra disponibile per portare la cybersecurity nelle scuole. Una volta che il nostro team sarà pienamente formato e rodato sulle modalità di erogazione dei programmi di formazione, e magari anche numericamente più esteso di ora, potremmo lanciare anche un’iniziativa ricalcata sul modello del Bricolage del Cuore. Magari facendo leva su chi fra i Collaboratori di Leroy Merlin vuole farsi promotore di un programma come questo nelle scuole dei propri figli. C’è anche un’ulteriore possibilità, che credo comprenderemo meglio dopo le prime uscite nelle scuole: che cioè anche gli Ambasciatori Digitali di Leroy Merlin, nei vari Negozi, si formino su questi temi per poter essere ancora più capillari sul territorio intercettando le richieste o comunque le opportunità che dovessero emergere di sviluppare quest’offerta formativa. Per il futuro, si potrebbe anche arrivare a pensare di invitare le scolaresche nei nostri Negozi per sessioni formative mirate, da organizzare anche in combinazione con sessioni formative su argomenti di altro genere. L’accordo con il CNR ci permette, in qualità di loro partner, di utilizzare il materiale e, come dire, il concept formativo nel modo che riteniamo più efficace. L’obiettivo è creare nelle scuole la massima consapevolezza sul tema della sicurezza su Internet e sui social media. E abbiamo tutta l’intenzione di sfruttare al massimo questa opportunità.

Giornata Internazionale del Risparmio Energetico

Il 18 febbraio è la Giornata Internazionale del Risparmio Energetico, un’occasione nata con l’intento di far riflettere sull’impatto dei nostri consumi sull’ambiente, in termini di risparmio di energia e, di riflesso, anche traducibile in risparmio economico. Per contribuire alla sostenibilità ambientale, molti sono i grandi interventi straordinari che si possono adottare, come, ad esempio, la coibentazione degli edifici, l’installazione di impianti fotovoltaici o l’utilizzo di pannelli solari termici, tutti interventi che, a volte, vengono percepiti come complessi e quindi lontani da noi, di difficile attuazione. Ci sono però dei piccoli accorgimenti che, nel loro complesso, possono portare a un notevole risultato e su cui possiamo agire quotidianamente e in modo molto semplice. Per questo ricordiamo il nostro Quaverde: una guida che ci insegna che è possibile conseguire notevoli risparmi con piccole grandi azioni concrete, da portare avanti ogni giorno.


“Follow us!”: intervista a Simona Sanci, neo-Presidente di (RI)GENERIAMO

(RI)GENERIAMO ha iniziato il nuovo anno rinnovando le cariche sociali. Simona Sanci, Leader Finance di Leroy Merlin Italia, è stata eletta nuovo Presidente di (RI)GENERIAMO.

Congratulazioni per la nomina! Prime impressioni da Presidente?

Sono felicissima, perché (RI)GENERIAMO tocca tematiche che mi stanno molto a cuore. E onorata, perché posso dare un contributo concreto.

(RI)GENERIAMO è nata e ha mosso i primi passi nel pieno dell’emergenza pandemica: come valuta il percorso fatto in questi anni così complicati?

Penso che (RI)GENERIAMO abbia fatto un bellissimo percorso, in poco tempo è riuscita a costruire un network variegato lavorando in modo integrato con i suoi compagni di viaggio che sono diventati veri e propri partner. Lo ha saputo fare sperimentando, mettendo a terra iniziative, idee e progetti, e tutto ciò provando, capendo, migliorando. L’approccio sinergico e la continua ricerca della sperimentazione sono quindi due degli aspetti che secondo me hanno contraddistinto il percorso di (RI)GENERIAMO dalla nascita a oggi. Ma non è stato solo questo. All’inizio (RI)GENERIAMO è partita con progetti semplici, quali ad esempio la realizzazione delle mascherine di protezione nel periodo più difficile della pandemia o la vendita di piantine. Nel tempo ha avuto poi una notevole capacità di evolvere, di rigenerarsi, appunto, e questo le ha permesso di cogliere delle opportunità importanti attraverso le quali è stata capace di differenziarsi, attivando progettualità sempre più articolate, di svilupparsi e di produrre innovazione.

Qual è la sua visione per la (RI)GENERIAMO dei prossimi anni?

Continuare a trovare sempre nuovi modi e percorsi per rigenerarsi, mantenendo la sua capacità di aprirsi a nuove sperimentazioni e di utilizzarle per evolvere.

Nel futuro di (RI)GENERIAMO penso che continueranno a giocare un ruolo  importante l’inclusione sociale e lavorativa, con i FormidAbili, e la sostenibilità ambientale, con il progetto l’Energia del Bosco. Ma non solo. (RI)GENERIAMO, come abbiamo detto, è nata in anni particolarmente difficili e in un certo senso è stata costretta a crescere velocemente. Sono convinta che continuerà a guadagnare una sempre maggiore indipendenza, come del resto ha già iniziato a fare.

Cosa auspica per (RI)GENERIAMO da qui a un anno, c’è qualche obiettivo da raggiungere che le sta particolarmente a cuore?

Il mio desiderio è che (RI)GENERIAMO prosegua per la sua strada, e questo grazie alle persone fantastiche che credono in lei, che dedicano tempo, professionalità e passione, e che ogni giorno fanno la differenza: generare nuove iniziative, con il cuore e con la lucidità di mettere a terra progetti concreti che possano veramente dar vita a nuove modalità di sviluppo economico e sociale. Desidero che continui ad essere un terreno fertile di scambio e costruzione di relazioni con valori ben precisi alla base, che sono poi quelli della nostra mission, cioè ricercare un profitto virtuoso che produca un beneficio comune per la collettività. Per il 2023, i progetti su cui saremo attivi continueranno ad essere numerosi ma le priorità su cui abbiamo scelto di concentrare gli sforzi sono soprattutto due: il progetto dell’Energia del Bosco, che dalla Valsesia dove è partito sta iniziando a diffondersi ad altri territori, e il progetto dei FormidAbili, dove intendiamo accelerare sul tema della sensibilizzazione attraverso la neonata iniziativa dei FormidAbili Social TV.

La nostra visibilità e reputazione saranno la conseguenza del nostro lavoro, serio, costante e basato sulla sostanza.

Ha un “messaggio nella bottiglia” finale? Sì, un messaggio molto semplice: per dirlo alla maniera dei social media, follow us! Seguiteci, seguite la nostra attività collegandovi ai nostri siti, ai nostri canali social. Soprattutto chiediamo di utilizzare questi canali per continuare a darci feedback, stimoli, nuove idee. Per noi resta fondamentale coltivare il legame con chi ogni giorno ci segue e ci sostiene, con grande passione.

Boschi e foreste, patrimonio nazionale da valorizzare: intervista a Marco Bussone, Presidente UNCEM

Il progetto L’Energia del Bosco per la riduzione dell’impatto ambientale delle imprese attraverso la valorizzazione del patrimonio forestale e dei servizi ecosistemici collegati, promosso da Leroy Merlin in collaborazione con (RI)GENERIAMO Società benefit e PEFC Italia, può avere l’ambizione di proporsi come modello paradigmatico a livello nazionale?

Ne abbiamo parlato con Marco Bussone, Presidente UNCEM, l’Unione nazionale dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani, considerato da sessant’anni il “sindacato del territorio montano” in Italia.

Quali sono a suo avviso le caratteristiche più “sistemiche” de L’Energia del Bosco?

Sono diverse. Innanzitutto si tratta di un progetto virtuoso e win-win, che offre cioè vantaggi a tutti i soggetti coinvolti, incluse naturalmente le imprese. In secondo luogo è un progetto replicabile. Poi, ha dimostrato di funzionare. E di poter aprire piste di lavoro importanti in cui io credo moltissimo.

A cosa si riferisce in particolare?

Al fatto che questo progetto, ma possiamo chiamarlo modello, è incentrato sull’incontro tra sistema privato, cioè le imprese, e sistema pubblico, cioè gli enti locali proprietari di superfici boschive e forestali. Un incontro che scaturisce ed è finalizzato alla valorizzazione delle risorse forestali e all’assorbimento di CO2, nel reciproco interesse. Questo per noi è un punto chiave: i Comuni, infatti, pur essendo i proprietari di boschi e foreste, da soli difficilmente hanno modo di avviare progetti come questo. È una questione soprattutto di risorse, dato che non ci si può sempre e solo affidare alla spesa pubblica. Risorse importanti possono invece essere messe dalle imprese private che sono interessate, e ce ne sono in numero crescente, ad attivarsi sul mercato volontario dei crediti di carbonio. Un tema, questo, di cui tanti parlano e su cui circolano una quantità di idee. A mancare ancora in larga misura è invece l’operatività, sono pochi cioè quelli che stanno facendo operazioni davvero concrete, come ritengo sia invece quella de L’Energia del Bosco. Che a mio avviso, ripeto, ha le caratteristiche per rappresentare un modello su cui poter strutturare delle politiche.

In questo modello quale ruolo può avere una realtà come Uncem?

Potrebbe essere soprattutto quello di raccontare dell’esistenza del modello, spiegandone caratteristiche e vantaggi, ai nostri enti locali. Poi però il racconto dovrebbe essere ripreso e supportato anche da altri. Mi riferisco in primis alle associazioni imprenditoriali di categoria, che dovrebbero a loro volta spiegarlo alle imprese loro associate. Chiarendo in particolare che, dal punto di vista delle imprese, mettere delle risorse per servizi ecosistemici che consentono di aumentare l’assorbimento di CO2 non dev’essere visto come una spesa, tanto meno come una tassa, ma come un investimento. Le imprese ne hanno un vantaggio concreto e misurabile, intendo. Come Uncem, poi, un altro nostro compito sarebbe quello di adoperarci da una parte per mettere in relazione il mondo delle imprese con gli enti locali, accompagnandoli nella collaborazione. Dall’altra, per segnalare modelli come questo a chi ha il compito di definire politiche su scala nazionale, prendendo spunto dalle migliori pratiche già esistenti. La cosa fondamentale, infatti, è che venga definito un quadro chiaro di riferimento per tutti. In particolare, regole chiare, semplici e possibilmente di rapida attuazione per le imprese interessate ad operare sul mercato volontario dei crediti di carbonio.

Qual è la situazione dei crediti di carbonio volontari in Italia?

A livello nazionale stiamo attendendo, da molto tempo, il decreto attuativo che indichi come si realizza un’operazione seria, trasparente e strutturata sul mercato volontario dei crediti di carbonio. Oggi il problema è che accanto a iniziative e soluzioni efficaci, ce ne sono altre che lo sono meno. Siamo in uno scenario ancora un po’ selvaggio, insomma, che è negativo per tutti. Per questo occorre che venga definito un percorso concreto, dove tutti i soggetti sono coinvolti e protagonisti, e con elementi misurabili e valutabili. Del resto ciò che va fatto è già indicato in modo preciso nei testi di legge, penso al Testo Unico Forestale, alla Strategia Forestale Nazionale, alla Legge 158/2017 sui Piccoli Comuni e alla Legge 221/2015 che prevede appunto il mercato volontario dei crediti di carbonio e i sistemi di pagamento dei servizi ecosistemici. Si tratta cioè di attuare quanto a livello di ordinamento è già previsto. Il che permetterebbe di indirizzare flussi di risorse importanti verso i territori, consentendo loro di fare tutta una serie di cose da cui alla fine, come dicevo, traggono un vantaggio concreto anche le imprese. I nostri boschi e foreste sono un capitale naturale, hanno un grande valore, evidentemente anche economico. Ma vanno gestiti e valorizzati. Se non saremo bravi a farlo in modo coordinato a livello nazionale, intravedo due generi di rischi.

Quali sono i rischi di un patrimonio forestale non adeguatamente gestito e valorizzato?

Il primo e forse più evidente è che boschi e foreste non gestiti, o peggio ancora abbandonati, si trasformano in emergenza. Che vuol dire danno, anche economico, per la collettività. Per cui bisogna fare il possibile per evitarlo. Il secondo rischio è che, se non agiamo bene e prontamente per indirizzare verso i territori i flussi di risorse che servono, potrebbe arrivare qualcun altro a farlo. Ad esempio il fondo sovrano di turno. Teniamo presente che l’Italia ha un patrimonio forestale molto importante, il 38% della superficie nazionale è coperto da boschi e foreste: è un patrimonio che a livello internazionale fa gola a tanti.

Il nuovo Emporio Fai da Noi di Leroy Merlin apre a Brescia, in collaborazione con l’Associazione MAREMOSSO

È stato inaugurato oggi, mercoledì 1° febbraio, il nuovo Emporio Fai da Noi nella città di Brescia, allestito grazie a Leroy Merlin e in collaborazione con l’Associazione MAREMOSSO. Il progetto arriva oggi alla 39esima apertura sul territorio nazionale, confermando l’impegno di Leroy Merlin Italia nel cammino della responsabilità sociale d’impresa. Un impegno che trova una espressione concreta nel format dell’Emporio, che applica in sé i principi dell’economia circolare, allungando il ciclo di vita dei beni materiali e riducendo al minimo gli scarti. 

L’incontro con le realtà presenti sul territorio garantisce nuova linfa al progetto: la gestione è infatti affidata all’Associazione MAREMOSSO, organizzazione di volontariato nata nel 2001 che si ispira ai principi di solidarismo, equità sociale ed ecologia integrale. MAREMOSSO “promuove” buone prassi di economia circolare che trasformano, nel quotidiano, la cultura degli sprechi in ecologia integrale ed economia del bene comune. Gli spazi che ospiteranno l’attività, in via Buffalora 3/E, sono messi a disposizione da Rete CAUTO, innovativo modello organizzativo e di governance partecipata che, tramite le collaborazioni di rete, implementa soluzioni per una sostenibilità integrata.

Grazie al contributo indispensabile di queste realtà, può continuare anche a Brescia e dintorni l’avventura dell’Emporio Fai da Noi, un format innovativo dal punto di vista della sostenibilità e non solo. Al suo interno, per le famiglie in difficoltà, sono messi gratuitamente a disposizione gli utensili necessari a effettuare piccoli lavori di ristrutturazione, manutenzioni di base e decorazioni: avvitatori e trapani, scale, pennelli e idropittura, per fare qualche esempio. Come in una “biblioteca del bricolage”, ciascuno potrà usufruire del prestito e, per le persone più bisognose, saranno forniti anche prodotti consumabili (vernici, stucco, lampadine ecc.). Solo nell’anno 2022, negli Empori Fai da Noi già operativi sul territorio nazionale, si è registrata una media di 30 prestiti di attrezzi per ogni Emporio attivo e 418 donazioni di materiale consumabile.

Ancora una volta “fare rete” amplia il risvolto positivo del progetto di Leroy Merlin: l’Emporio Fai da Noi di Brescia non sarà aperto ai privati cittadini, ma alle associazioni e agli enti del terzo settore attivi sul territorio della provincia di Brescia. L’attività di MAREMOSSO si rivolge infatti a più di 150 associazioni che, a loro volta, supportano e aiutano ogni mese circa 10.000 persone in condizioni di fragilità. Saranno quindi le associazioni a farsi portavoce dell’Emporio e a raccogliere le esigenze dei singoli e lo faranno tramite la loro capillare presenza sul territorio.

L’Emporio Fai da Noi di Brescia ha già raccolto adesioni entusiaste. Alla sua inaugurazione hanno partecipato quelle che saranno le primissime beneficiarie delle donazioni: la Cooperativa Sociale CON-TATTO SERVIZI S.C.S. ONLUS, la San Giuseppe Fiumicello Società Cooperativa ONLUS, la Congrega della Carità Apostolica, il Centro Aperto Cascina Riscatto Brescia, l’Associazione Nazionale Alpini – Gruppo di Borgosatollo. Quest’ultima, in sede di inaugurazione, ha già ricevuto alcuni materiali elettrodomestici; altri materiali verranno consegnati alle altre realtà nei giorni immediatamente successivi.

“La rete solidale degli Empori Fai da Noi è nata solo due anni fa, nel 2021 e oggi, con l’apertura di Brescia, siamo arrivati a quota 39 – ha commentato Vittoriano Ticchio store leader di Leroy Merlin – Uno step importante per noi perché in questo modo riusciamo ad essere sempre più presenti sul territorio, non solo con i nostri negozi, ma anche con iniziative di questo genere che ci aiutano a supportare le comunità che ci ospitano nel modo che conosciamo meglio: aiutandole a vivere meglio nelle proprie case. Questo risultato non sarebbe stato possibile senza la collaborazione con le associazioni locali, come Maremosso, che in ogni città ci hanno accolto e hanno collaborato con noi con grande entusiasmo”.

Commenta invece Luigi Moraschi, Socio onorario MAREMOSSO: “L’Emporio Fai da Noi di Leroy Merlin si innesta nello spazio della Dispensa Sociale in cui, oltre alle eccedenze alimentari, vengono ridistribuiti alla collettività altri beni, al fine di ridare nuova vita e contribuire al processo di economia circolare nel rispetto dell’ambiente e con finalità sociale. Grazie all’Emporio sarà possibile ampliare i beni ridistribuiti. Sarà possibile includere attrezzature e materiali che verranno messi da oggi a disposizione delle associazioni attraverso il reciproco scambio o una libera contribuzione. Siamo entusiasti di questa collaborazione con Leroy Merlin: enti del terzo settore, imprese e associazioni facendo rete riescono a costruire risposte concrete con il fine comune di generare benessere per la comunità e il territorio”.

L’Emporio Fai da Noi in via Buffalora 3/E a Brescia è aperto dal 2 febbraio dal lunedì al venerdì dalle ore 13:00 alle ore 17:00 e il sabato dalle ore 11:00 alle ore 13:00.